Posti per disabili nello Stadio R. Dall'Ara
Dopo la promozione, nel 1997, della squadra del Bologna nel campionato di serie A la cartellonistica pubblicitaria all’interno dello Stadio Renato Dall’Ara aumentò in modo considerevole.
A causa della installazione dei nuovi cartelloni pubblicitari di tipo meccanico, più alti di quelli precedenti e situati lungo la corsia interna della pista di atletica leggera, numerose persone disabili frequentatrici lo stadio R. Dall'Ara di Bologna segnalarono la notevole riduzione della visibilità dei posti riservati ai disabili.
Infatti, in conseguenza del fatto che questo settore di posti si trova nel punto più basso della gradinata, allo stesso livello del campo sportivo, una striscia molto ampia di terreno di gioco non risultava visibile da questo settore dello stadio.
Presa conoscenza della situazione l’AN.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) di Bologna si fece carico, a nome dei disabili frequentatori dello stadio, di far pervenire a conoscenza del fatto i soggetti interessati.
È nata quindi una sinergia d’intenti e, di comune accordo tra AN.M.I.C. e Bologna F.C. 1909, sono stato incaricato ad elaborare una soluzione che potesse risolvere questo problema.
Dopo alcuni incontri sul luogo con funzionari e tecnici del Bologna F.C. 1909, si constatò l’impossibilità sia di spostare che di abbassare i cartelloni pubblicitari in oggetto. Apparve quindi logica conseguenza l’esigenza di migliorare la visibilità tramite un intervento che sollevasse la pavimentazione del settore di posti riservato ai disabili, al fine di ridurre al minimo l’effetto barriera che questa cartellonistica provocava.
Furono elaborate 2 soluzioni, per entrambe le soluzioni fu previsto di innalzare la pavimentazione di oltre 50 cm. riducendo così notevolmente la striscia di campo con scarsa visibilità.
Essendo quelli interessati i posti riservati ai disabili con difficoltà motorie, fu evidente che la realizzazione delle rampe per annullare questo dislivello diventava il motivo qualificante del progetto.
La soluzione adottata, molto semplice e sicuramente di facile realizzazione, è stata quella di inserire due rampe che si sviluppano in un solo tronco parallelamente alla gradinata.
L’idea di base è stata quella di elaborare il minimo intervento possibile, soprattutto nell’intento di affermare il concetto per cui, nel progettare interventi per il superamento delle barriere architettoniche, sono possibili piccoli interventi edilizi che non stravolgono l’impianto generale del complesso architettonico e che sono comunque utili a tutta la popolazione.
Nel caso specifico si è migliorata notevolmente la visibilità nel settore di posti riservato ai disabili, salvaguardando in oltre il generale decoro architettonico dello stadio, anche con l’utilizzo, nelle rampe, dello stesso design architettonico utilizzato in tutto il resto dell’impianto sportivo nei corrimani delle scale e nelle balaustre delle gradinate.