Il progetto è consistito nella creazione di due aree adibite alla pesca e accessibili a persone disabili.
In particolare si tratta di due terrapieni, situati a circa 1,5 mt. all’interno del canale, che hanno lo scopo di fare avvicinare in più possibile il pescatore al pelo dell’acqua, permettendogli cosi un’agevole pesca.
Due rampe di adeguata pendenza collegano i due differenti dislivelli fra il piazzale e i due terrapieni.
Questi terrapieni, di ampiezza tali da permetterne l’utilizzo contemporaneo anche a due persone, sono a una distanza fra loro tale da permetterne l’impiego anche in caso di competizioni agonistiche.
Da questi terrapieni si sviluppano altre due rampe che conducono a due rispettive pedane di soccorso che hanno lo specifico scopo di assistenza in caso di emergenza in acqua.
Anche se di solito non è presente nelle aree-gara di pesca, anche per persone disabili, è stata prevista una piccola staccionata, alta 50 cm., con lo scopo di rendere più sicuro l’avvicinamento al bordo del terrapieno alle persone in carrozzina.
Una staccionata alta 100 cm. ha lo scopo di creare un elemento di sicurezza fra il piazzale dell’area e la striscia di zona in dislivello nei pressi del canale.
Rispetto al contesto generale dell’area circostante, va evidenziato come questa soluzione progettuale riduce al minimo l’impatto ambientale dell’intervento, tutti gli interventi progettati sono stati costruiti con materiali naturali.
Sia le rampe che i terrapieni sono stati realizzati con palificate in legno naturale, di adeguato spessore e dimensioni, e ricoperti in terra battuta.
Inoltre l’utilizzo della struttura in legno implica l’eventuale reversibilità, nel tempo, dell’intervento architettonico, e quindi l’eventuale semplice ripristino dello stato attuale.
Oltre alla validità dal punto di vista sociale, che permetterà alle persone disabili residenti nelle vicinanze di potere pescare in sicurezza, si ritiene infatti che, in questo contesto ambientale, la scelta dei terrapieni in legno sia ambientalmente compatibile con le tipologie degli interventi esistenti nel territorio, in quanto risulta essere la scelta meno impattante possibile dal punto di vista ambientalistico.
Si osserva infatti che soluzioni tecnico-architettoniche simili sono state adottate nei dintorni, in particolare nei pressi dell’area del Campotto, senza alcuna compromissione del decoro ambientale.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione degli architetti Rita Vannini e Giantommaso Simone.