Progetti di eliminazione di barriere architettoniche negli spazi comuni degli edifici privati
L'importanza che riveste l’eliminazione delle barriere architettoniche nella progettazione, in funzione delle categorie deboli, implica inevitabilmente, nella progettazione stessa, un approccio che non può prescindere da un processo più ampio di riqualificazione dell’abitare.
Si da quando nella Sede provinciale dell'A.N.M.I.C. di Bologna svolgo il servizio di consulenza sulla eliminazione delle barriere architettoniche (dal 1996), ci si è posti alcuni importanti obiettivi:
- Conoscenza e soluzione delle singole problematiche progettuali, coscienti non esistono soluzioni standard valide per tutti i tipi di disabilita’ e in tutti i casi specifici
Soprattutto negli edifici privati esistenti, ad ogni problematica progettuale e' legata una specifica soluzione che meglio di ogni altra si adatta al singolo utente portatore di disabilità che, in fin dei conti, vivendo tutti i giorni nel proprio ambiente e che conosce meglio di chiunque il proprio handicap, Quindi il sopralluogo, sia esso l’abitazione, o qualsiasi altro luogo, e’ il primo importante intervento in quanto da questo incontro si possono meglio comprendere le difficoltà che il disabile riscontra nella propria vita quotidiana, informazioni importanti per una buona progettazione.
- Individuazione, se possibile, delle occasioni di finanziamento, e/o di agevolazioni fiscali, per la realizzazione delle opere.
- Presentazione, presso gli uffici comunali competenti, dello specifico progetto di eliminazione delle barriere architettoniche, ed eventuale Direzione Lavori.
Da quando nella Sede provinciale dell'A.N.M.I.C. di Bologna svolgo il servizio di consulenza sulla eliminazione delle barriere architettoniche (dal 1996), si è riscontrata una casistica delle esperienze la più svariata, interessando numerosi aspetti del problema, fra questi i più importanti si possono riassume in:
- Estremo bisogno di realizzazione dell'opera da parte del disabile: ogni richiesta di eliminazione di barriere architettoniche nasce da una situazione di disagio personale che, in definitiva, accentua la condizione di handicap.
- Bisogno di autonomia: è l'obiettivo che il disabile spera di raggiungere attraverso la realizzazione di queste opere. Eliminare gli ostacoli che impediscono anche solo la possibilità di potere uscire il più possibile autonomamente dalla propria abitazione e', di per sè, un importantissimo risultato soprattutto dal punto di vista psicologico.
- Variabilità delle tipologie d'intervento: si possono suddividere in due gruppi:
- interventi presso la propria abitazione: consistono sia nella installazione di una piattaforma elevatrice, o di un servoscala, o l’inserimento di una rampa, prevalentemente nelle villette o nelle case unifamiliari su più piani, ma soprattutto nell’adeguamento del bagno, della cucina, nell’allargamento delle porte, l’ampliamento di ambienti troppo piccoli, ecc., in tutti i tipi di appartamenti su un piano unico nei palazzi esistenti;
- interventi negli spazi condominiali: nella quasi totalità dei casi consistono nella realizzazione di un ascensore, o di una piattaforma elevatrice, o di un servoscala, o di una rampa, ecc. nei palazzi pluripiano
*) Rapporti con i condomini e/o il vicinato: molte volte e' l'aspetto più importante e delicato, non esente anche di scontri, nella realizzazione di opere negli spazi condominiali (soprattutto ascensore e/o piattaforma elevatrice). L’assistenza si estende anche alla presenza nelle riunioni di condominio come supporto sia tecnico che psicologico per la richiesta di realizzazione dell’opera specifica.
Appare quindi ancora più evidente l'estrema importanza che riveste questo nuovo approccio progettuale in quanto cerca di offrire un concreto aiuto alla risoluzione dei problemi che si incontrano durante l'ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere finalizzate alla eliminazione delle barriere architettoniche.
Qui di seguito vengono illustrate alcune significative realizzazioni.